Capitale di rischio - EcoFinPress

EcoFinPress

TESTATA DI INFORMAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA

Archivio della categoria 'Capitale di rischio'

Fondo Tranched Cover Piemonte 2017 - POR FESR 14/20 - Azione III.3d.6.1

scritto da Francesco Zito il 7 Marzo 2019

Chiude il 31 Agosto 2019 il Fondo Tranched Cover per il Piemonte.
Ne ricordiamo di seguito le principali caratteristiche.
L’OBIETTIVO TEMATICO è il sostegno della capacità delle PMI di crescere sui mercati regionali, nazionali e internazionali e di prendere parte ai processi di innovazione.
L’OBIETTIVO SPECIFICO è il miglioramento dell’accesso al credito, del finanziamento delle imprese e della gestione del rischio in agricoltura.
L’AZIONE è il potenziamento del sistema delle garanzie pubbliche per l’espansione del credito in sinergia tra sistema nazionale e sistemi regionali di garanzia, favorendo forme di razionalizzazione che valorizzino anche il ruolo dei confidi più efficienti ed efficaci.
OBIETTIVI OPERATIVI: l’obiettivo della Misura è favorire l’accesso al credito e l’erogazione di nuova finanza per le PMI piemontesi mediante la costituzione del Fondo di garanzia “Tranched Cover Piemonte”. La Misura prevede la costituzione di garanzie di tipo pignoratizio a copertura delle prime perdite e delle perdite di subordinazione minore registrate dai portafogli creditizi. La costituzione delle garanzie avviene in favore di uno o più enti finanziari abilitati ‐ da selezionare attraverso procedure di evidenza pubblica ‐ che si impegnano a generare portafogli di finanziamenti da erogare a favore delle PMI piemontesi (destinatari finali della Misura). In tal modo si sostiene pertanto la capacità di accesso al credito attraverso il rilascio di garanzie specifiche e particolari su finanziamenti erogati dal sistema bancario; la garanzia si esplica mediante la messa a disposizione a favore di più banche di lotti di risorse sotto forma di pegni in funzione dei quali costruire portafogli di finanziamenti a favore delle PMI.
INTERVENTI AMMISSIBILI - Sono previste due linee di intervento.
Linea A: obbligatoria per i finanziatori; prevede il solo pegno “cash collateral junior” a copertura delle prime perdite (tranche junior) su portafogli di nuovi finanziamenti erogati dai finanziatori senza l’intervento dei confidi;
Linea B: facoltativa per i finanziatori; prevede un pegno a copertura delle prime perdite (tranche junior) ed un secondo pegno a carico dei Confidi (aggregati in ATS o altra forma di associazione temporanea riconosciuta) per la copertura delle perdite con grado di subordinazione minore su portafogli di nuovi finanziamenti erogati dai finanziatori. I finanziamenti garantiti di entrambe le linee possono essere finalizzati ai seguenti scopi:
• investimenti produttivi e infrastrutturali
• sostegno di processi di capitalizzazione aziendale
• fabbisogni di capitale circolante, scorte e liquidità coerenti con le finalità previste dall’art. 37 paragrafo 4 del regolamento 1303/2013.
Non è invece ammissibile il riequilibrio finanziario per l’estinzione di linee di credito a breve e medio termine e adozione di piani di rientro all’indebitamento.
BENEFICIARI - Il beneficiario del Fondo è Finpiemonte S.p.A.
DESTINATARI FINALI - Sono le PMI piemontesi:
• iscritte al registro delle imprese piemontesi ivi comprese quelle artigiane;
• che abbiano un codice prevalente di attività ammissibile ai sensi del Regolamento de minimis;
• che non siano oggetto di protesti e/o di iscrizioni pregiudizievoli;
• che siano in regola con gli obblighi contributivi (D.U.R.C.);
• che non abbiano patito nell’ultimo anno la revoca per inadempimento di finanziamenti e/o affidamenti bancari;
• non in difficoltà ai sensi dell’art. 2 comma 18 del regolamento UE n° 651/2014.
DOTAZIONE FINANZIARIA: € 23.000.000,00 (€ 15.000.000,00 per la Linea A, € 8.000.000,00 per la Linea B).
La struttura incaricata della costituzione dello strumento finanziario è la Direzione Competitività del Sistema Regionale.
La struttura incaricata della gestione e del controllo della misura è Finpiemonte S.p.A., valutata capace a svolgere le funzioni di Organismo di attuazione degli Strumenti Finanziari.
La struttura incaricata dell’attuazione:
• seleziona, sulla base del criteri indicati nell’Avviso pubblico approvato dalla Direzione Competitività del Sistema Regionale, gli enti finanziari, abilitati allo svolgimento dell’attività creditizia per la realizzazione di portafogli di finanziamenti da erogare alle PMI piemontesi, con la garanzia del Fondo “Tranched Cover Piemonte 2017”;
• approva l’Avviso pubblico a favore delle PMI piemontesi per la concessione di finanziamenti garantiti dal Fondo “Tranched Cover Piemonte 2017”.
Gli enti finanziari selezionati riceveranno una quota del Fondo sotto forma di “cash collateral” e si impegnano a generare portafogli di finanziamenti da erogare a favore delle PMI (destinatari finali della misura) che presenteranno domanda sulla presente misura tramite apposito successivo bando.
L’iter procedurale è i swguente:
• le PMI presentano una richiesta di finanziamento a valere sulle misura, avente le caratteristiche previste dalla Linea A o dalla Linea B;
• le banche aggiudicatarie procedono con l’istruttoria, quindi concedono ed erogano il finanziamento alle imprese aventi le caratteristiche previste dalla misura e lo inseriscono nel loro portafoglio;
• Finpiemonte, dopo le opportune verifiche, comunica la concessione e il calcolo dell’agevolazione in termini di ESL (Equivalente Sovvenzione Lorda).
TIPOLOGIA ED ENTITÀ DELL’AGEVOLAZIONE - I finanziamenti erogati dalle banche sono assistiti da garanzia pubblica a valere sul FondoTranched Cover Piemonte 2017. L’agevolazione, rivolta alle PMI destinatarie finali della Misura, consiste nella messa a disposizione di tale garanzia a costo zero per le PMI stesse.
Ai fini della determinazione dell’intensità di aiuto, l’intervento è attuato ai sensi del Regolamento De Minimis e delle “Linee guida per l’applicazione del Metodo nazionale per calcolare l’elemento di aiuto nelle garanzie a favore delle PMI” (n. 182/2010).

Categorie: Accesso al credito, Capitale di rischio, Cultura d'Impresa, Economia aziendale, Finanza agevolativa, Finanza ordinaria, Politiche comunitarie | | Nessun Commento »

Agevolazioni alle imprese turistiche piemontesi

scritto da Francesco Zito il 26 Aprile 2009

Dal 23 Aprile 2009 in Piemonte è nuovamente operativo in Piemonte il programma annuale di interventi attuativi della L.R. 18/1999 “Agevolazioni a favore delle Imprese operanti nel settore del turismo”.
Si tratta di un fondo rotativo del quale possono fruire le piccole imprese turistiche aventi in gestione:

- strutture alberghiere;
- strutture extra-alberghiere;
- dimore storiche;
- campeggi;
- impianti e attrezzature per il turismo.
Sono definiti i seguenti ambiti prioritari di intervento:
- la realizzazione di nuove strutture alberghiere in “dimore storiche”;
- gli interventi di miglioria della qualità delle strutture che non comportino un aumento della superficie costruita;
- l’adattamento di un immobile a nuova struttura ricettiva alberghiera ed extra-alberghiera;
- il riadattamento di una struttura alberghiera esistente la cui attività sia cessata da almeno 4 anni.
Questo l’elenco delle spese ammissibili:
- lavori di costruzione, ampliamento, ristrutturazione e manutenzione straordinaria delle strutture;
- attivazione o adeguamento di impianti termoidraulici, elettrici e tecnologici;
- attrezzature, arredi, dotazioni informatiche hardware e software;
- realizzazione di servizi complementari all’attività turistica alberghiera ed extra-alberghiera e della ricettività turistica all’aperto;
- interventi di miglioramento dell’accessibilità e della fruizione delle strutture (abbattimento delle barriere architettoniche);
- adeguamento antincendio della struttura.
L’agevolazione consiste nel finanziamento fino al 100% dell’investimento proposto, con soglia minima a 70.000 euro e massima a 1.000.000 di euro.
Come di solito il finanziamento prevede la partecipazione di fondi regionali e di fondi bancari (erogati da un istituto a scelta dell’impresa richiedente, purché convenzionato con Finpiemonte). La proporzione degli interventi dipende dal fatto che l’ambito sia o non sia prioritario, nei termini sopra definiti:
- 70% fondi regionali a tasso zero
- 30% fondi bancari al tasso convenzionato
per i progetti in ambito prioritario;
- 40% fondi regionali a tasso zero;
- 60% fondi bancari al tasso convenzionato
per i progetti in ambito non prioritario.
L’ammortamento del prestito dura 60 mesi (dei quali 12 di pre-ammortamento) per importi inferiori a 300.000 euro; 60 mesi o 96 mesi (sempre con 12 di pre-ammortamento) per importi superiori.
Le domande saranno esaminate da Finpiemonte entro 45 giorni dalla presentazione. L’erogazione è comunque subordinata al parere favorevole della banca erogante, ed avverrà in via anticipata ed in unica soluzione rispetto alla rendicontazione delle spese indicativamente a 30 giorni dalla comunicazione della delibera bancaria.
Il progetto si intenderà concluso entro 36 mesi dalla data valuta di erogazione del finanziamento; il rendiconto delle spese sostenute dovrà essere presentato entro i 60 giorni successivi.

Categorie: Accesso al credito, Capitale di rischio, Economia aziendale, Finanza agevolativa, Finanza ordinaria | Tags: , , , , , , , , | Nessun Commento »

IBAN - Intervista a Tomaso Marzotto Caotorta (abstract).

scritto da M.A. e T.B. il 21 Maggio 2008

Già Presidente del Gruppo Centenari & Zinelli, quotato alla Borsa Italiana; attualmente è il Direttore del Corso “Istud Entrepreneurship Programme. Nato nel 1945, laurea in Scienze Politiche, una esperienza manageriale diversificata, dapprima nel Gruppo Montefibre in Italia ed all’estero, poi come Direttore del Settore Economico di importanti Associazioni Territoriali di Confindustria e di Sistema Moda Italia. E’ stato anche Temporary Manager ed ha collaborato con prestigiose società di “management consulting” ed è il fondatore del primo Club italiano di Angel Investor. Socio Fondatore e Segretario Generale IBAN dal 1999.

Italian Business Angels Network (IBAN n.d.r.) nasce nel 1999, quali sono secondo lei le iniziative più importanti realizzate nell’ambito dell’attività di supporto alle giovani imprese?
Mi vengono in mente tre cose.
Innanzitutto che cos’è IBAN. IBAN è una associazione senza scopo di lucro che ha il compito e il ruolo di promotore informativo e attore in Italia del concetto di capitale di rischio.
Pertanto un ruolo culturale, di comunicazione sul territorio, “rappresentanza di categoria” e piccolo ruolo di “lobby” presso gli attori istituzionali che si occupano di politica industriale per cui: Ministero, assessorati regionali e provinciali, non ultimo le banche, altre società finanziarie, altri attori della filiera del capitale di rischio.
Il primo risultato che possiamo riscontrare pertanto è che con la nascita di IBAN si è colmato un vuoto sostanziale nel primo anello della filiera del capitale di rischio.
Nel corso degli anni seguendo questi tre filoni abbiamo realizzato qualche centinaia di seminari, incontri, forum, comunicati stampa e articoli, sono nati dei BAN locali, per lo più a valenza regionale (10 ad oggi di cui 3-4 funzionano in modo completo, gli altri sono “antenne”).
È il primo passo per agevolare imprese locali: avere un luogo, degli attori nel territorio che si fanno carico di individuare piccoli progetti di impresa. IBAN seleziona piccoli investitori e piccoli progetti di imprese, quindi seleziona e facilita l’incontro tra la domanda e l’offerta. Questo è in estrema sintesi a livello nazionale e locale il ruolo istituzionale di IBAN.
Ci appoggiamo a realtà locali che già istituzionalmente fanno attività di servizio alle imprese e conferiamo il nostro know-how, la nostra esperienza, il nostro network per far sì che il capitale di rischio informale diventi noto, trasparente e diffuso tra giovani attori delle nuove imprese.
Storicamente abbiamo un rapporto privilegiato con la Provincia di Milano essendo nati al BIC la Fucina di Sesto San Giovanni, per cui sono state realizzate molteplici iniziative insieme, ma anche con altre istituzioni provinciali (Provincia di Bologna, Assolombarda, Assoc. Industriali di Treviso, CCIAA di Milano, Firenze, Lucca; Bari, Torino ed altre Istituzioni).
Per citare alcuni tra gli altri importanti traguardi realizzati da nostri soci: a Torino è nato un Club di Investitori presso “Torino Wireless” unitamente con il Politecnico di Torino e Piemontech; a Milano è nato “Italian Angels for Growth” promosso da 5 nostri soci; a Roma dal BAN Lazio sta nascendo la nuova “Fondazione Angel Investing” che vede coinvolti giovani del Gruppo Giovani Industriali e dell’Università Luiss.
Il nostro ruolo non è fare matching ma è far sì che si crei un ambiente favorevole in termini di strumenti, attori e cultura per il matching.

Abstract di una intervista di M.A. e T.B. tratta dal sito finanzastraordinaria.it, al quale si rimanda per leggere l’intervista completa.

Categorie: Capitale di rischio, Cultura d'Impresa, Interviste | Tags: , , , , , , , | Nessun Commento »