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Aiuti alla nuova imprenditorialità giovanile e femminile

scritto da Francesco Zito il 22 Marzo 2008

La L.R. Piemonte 28/93 opera sul territorio piemontese, e concede a chi intraprenda nuve attività sia un finanziamento a tasso agevolato che un contributo a fondo perduto. Sono ammessi ai benefici: i giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni, le donne, i lavoratori in mobilità, i lavoratori provenienti da aziende in liquidazione o sottoposte a procedure concorsuali, i soggetti in stato di disoccupazione da almeno sei mesi ai sensi del D.Lgs. n.297/2002, i soggetti iscritti da 24 mesi nella prima classe delle liste del Centro per l’Impiego di appartenenza; gli emigrati piemontesi, compresi i lavoratori frontalieri.
In caso di società di persone il 60% dei soci deve appartenere alle categorie ammesse e il 60% del capitale deve essere sottoscritto da detti soci. In caso di società di capitali il 60% dei soci deve appartenere alle categorie ammesse e l’80% del capitale deve essere sottoscritto da detti soci. In caso di ditte individuali il titolare deve appartenere alle categorie ammesse. Sono escluse dai benefici le società cooperative.
Le domande di ammissione al finanziamento ed al contributo possono essere presentate entro 12 mesi dalla data di costituzione dell’impresa.
Il contributo a fondo perduto opera per il 50% delle spese ammesse, fino a un tetto di euro 12.911,42, per i costi di costituzione e per la predisposizione del progetto d’impresa e di sviluppo sostenuti fino a 6 mesi dopo la presentazione della domanda (parcella professionale inerente la predisposizione del progetto di impresa; consulenza e assistenza alla costituzione dell’impresa; parcella notarile riguardante la costituzione della società e l’eventuale atto di acquisizione d’azienda (sono ammissibili anche le Società che operano in franchising); contratti per gli allacciamenti e i collegamenti necessari per l’avvio dell’impresa o società; spese di pubblicità (anche per la creazione del logo). Ulteriore contributo a fondo perduto è previsto per il 50% delle spese ammesse fino a un massimo di euro 5.164,57 per i costi sostenuti e fatturati nel primo anno di attività: studi di fattibilità e ricerche di mercato; assistenza tecnica e gestionale (ad esempio, per la tenuta della contabilità); corsi di formazione.
Il finanziamento a tasso agevolato (2,2 % circa) opera per la copertura fino al 100% (investimento non inferiore ad euro 15.000 e non superiore ad euro 103.291,38) delle spese ammissibili per gli investimenti relativi all’acquisizione di: macchinari, attrezzature, arredi; automezzi; sistemi informatici e relativi programmi applicativi; licenze, registrazione di brevetti e marchi (escluso l’avviamento commerciale); fee di ingresso per le società che operano in franchising; attivazione e adeguamento degli impianti tecnici e dei locali (ristrutturazione locali).
È ammesso l’acquisto di beni usati e di attività preesistenti; non lo è l’acquisizione in locazione finanziaria.

Questo articolo è stato pubblicato il 22 Marzo 2008 alle 20:52 ed è archiviato in Accesso al credito, Finanza agevolativa, Politiche sociali.
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