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Agevolazioni per la razionalizzazione dei consumi energetici e per l’uso di fonti di energia rinnovabile negli insediamenti produttivi piemontesi.

scritto da Francesco Zito il 28 Maggio 2008

Il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale in Piemonte ha varato una misura per la razionalizzazione dei consumi energetici e per l’uso di fonti di energia rinnovabile negli insediamenti produttivi.
Possono beneficiarie dell’agevolazione le piccole e medie imprese ed i loro consorzi che esercitino attività produttiva di beni e/o servizi, nonché le grandi imprese limitatamente alla realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza superiore ad 1 MWp, di impianti di cogenerazione di potenza superiore a MWe, di interventi sui processi produttivi che consentano un risparmio annuo di 1.000 tonnellate di CO2 equivalente immesse in atmosfera.
Sono agevolabili gli investimenti realizzati in territorio piemontese.
I piani di investimento devono eccedere i 50.000 EUR ed essere riconducibili alle due seguenti linee di intervento.
Efficienza energetica: interventi mirati ad aumentare l’efficienza energetica dei processi produttivi e degli involucri edilizi tale fino a comportare un indice energetico globale di 1,5 KWh/€ investito in termini di risparmio annuo di energia primaria. Ad esempio rientrano in questa linea l’implementazione di processi intrinsecamente più efficienti; l’installazione di impianti intrinsecamente più efficienti; l’installazione di macchinari caratterizzati da una più elevata efficienza energetica; il miglioramento dei livelli prestazionali degli involucri edilizi esistenti; la realizzazione di involucri edilizi con elevate prestazioni energetiche; l’adozione di sistemi ad elevato rendimento per il miglior utilizzo di risorse esistenti e per la riduzione del fabbisogno di climatizzazione degli ambienti, anche attraverso l’installazione di impianti di rigenerazione;la realizzazione di sistemi di sfruttamento della geotermia a bassa entalpia.
Produzioni di energie rinnovabili: interventi finalizzati all’avvio della produzione di energia da fonti rinnovabili o all’aumento della quota di energia prodotta da tali fonti negli impianti esistenti diretti al soddisfacimento di una quota parte del proprio fabbisogno energetico. Ad esempio rientrano in questa linea i seguenti interventi: la realizzazione di impianti di potenza superiore a 500 KW alimentati a biomassa ad elevata efficienza e ridotto impatto ambientale; l’installazione di impianti per lo sfruttamento del biogas che utilizzano componentistica affidabile e di elevata efficienza; l’installazione di sistemi solari termici; l’installazione di sistemi fotovoltaici; l’installazione di impianti eolici; la realizzazione di sistemi innovativi di produzione di idrogeno da fonte rinnovabile e di accumulo dell’energia sottoforma di idrogeno; l’installazione di sistemi di celle a combustibile per generazione stazionaria ad elevata affidabilità e durata; la realizzazione di impianti idroelettrici.
Gli interventi finanziati devono essere realizzati entro due anni dalla data di ammissione.
Sono ammessi i soli investimenti avviati dopo la presentazione dell’istanza, limitatamente alle seguenti voci di spesa: spese tecniche: progettazione, direzione lavori, collaudo, certificazione impianti, certificazione energetica, involucro edilizio (max 5% dell’importo complessivo agevolato); fornitura dei materiali e dei componenti necessari alla realizzazione degli impianti o degli involucri edilizi ad alta efficienza; installazione e posa in opera degli impianti e dei componenti degli involucri edilizi; opere murarie connesse alle installazioni degli impianti o all’integrazione degli involucri con le strutture esistenti.
Non sono ammissibili i beni acquisiti tramite locazione finanziaria, le spese di acquisto di mezzi ed attrezzature di trasporto, gli investimenti finalizzati all’efficienza energetica su mezzi ed attrezzature di trasporto.
Le agevolazioni sono concesse in forma di finanziamento a tasso favorevole, integrato da un contributo a fondo perduto. Al momento della presentazione dell’istanza il proponente dovrà indicare a quale tipologia di agevolazione intende accedere:
• finanziamento a tasso agevolato del 100% dei costi ammissibili (piccole imprese: 75% fondi regionali a tasso zero, con un tetto ad EUR 2.500.000 e 25% fondi bancari alle migliori condizioni di mercato; medie e grandi imprese: 50% fondi regionali a tasso zero, con un tetto ad EUR 2.500.000 e 50% fondi bancari alle migliori condizioni di mercato; contributo a fondo perduto dal 15% al 30% ESL a seconda delle zone e della dimensione aziendale);
• finanziamento a tasso agevolato del 100% dei costi ammissibili (75% fondi pubblici a tasso zero, con un tetto di EUR 2.500.000 e 25% fondi bancari alle migliori condizioni di mercato) e contributo a fondo perduto fino all’80% ESL (il cui massimale è 300.000 EUR) a seconda delle dimensioni aziendali e del tipo di intervento (energie rinnovabili, risparmio energetico, cogenerazione, teleriscaldamento;
• per gli investimenti delle PMI in regime “de minimis” operano un finanziamento agevolato fino al 100% dei costi ammissibili (75% fondi regionali a tasso zero, con tetto ad EUR 1.000.000 e 25% fondi bancari alle migliori condizioni di mercato) ed un contributo a fondo perduto, fino al 20% ESL calcolato sull’ammontare totale delle spese ammissibili.
Per tutte le tipologie, il finanziamento sarà rimborsato in 72 mesi, di cui i primi 12 di preammortamento interessi, con rimborso a rate trimestrali posticipate.
L’intervento, nel rispetto delle “condizioni per la cumulabilità di incentivi” (art. 9 D.M. 19/02/2007), è cumulabile con le “tariffe incentivanti” e con il “premio per impianti fotovoltaici abbinati ad un uso efficiente dell’energia” previsti dal D.M. 19/02/2007 e pubblicati su G.U.R.I. n. 45 del 23 febbraio 2007.

Questo articolo è stato pubblicato il 28 Maggio 2008 alle 13:11 ed è archiviato in Accesso al credito, Cultura d'Impresa, Energia, Finanza agevolativa.
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